In questa guida spieghiamo cosa bisogna valutare prima di comprare un tapis roulant.
Indice
Come Scegliere il Tapis Roulant
Per acquistare un tapis roulant in grado di soddisfare le proprie aspettative è necessario comprenderne bene le caratteristiche, in particolare il loro significato nell’uso pratico.
Motore
Il valore che identifica un motore è in primo piano la potenza in continuo, espressa in hp (cavalli). Tale valore generalmente può variare da 0,8 a 3,0, ed esprime la potenza effettivamente disponibile a qualunque regime di rotazione. Il valore di picco, decisamente più alto rispetto al precedente, indica invece la potenza massima che riesce ad esprimere al massimo regime di rotazione. Poichè tale regime raramente viene raggiunto durante l’uso abituale, un valore alto in tal senso non conferisce maggior pregio alla macchina. Una reale differenza qualitativa esiste tra motori di tipo commercial (per così dire professionali) e motori di tipo standard. A parità di potenza in continuo, un motore commercial offre maggiore fluidità e regolarità di rotazione intrinseci, bassissima rumorosità e assenza di vibrazioni, coppia più generosa (che significa una trazione più stabile ed omogenea, anche in condizioni particolari d’uso come bassa velocità ed elevato peso dell’utente), componenti interne di maggiore qualità e superiore durata.
Nastro
Le dimensioni del nastro sono andate sempre più incrementando nel tempo, in taluni casi senza una vera ragione funzionale. Difatti raggiunta una certa ampiezza e profondità, che naturalmente sono in relazione alle prestazioni massime della macchina, non si aggiungono vantaggi significativi. Per contro si ha un maggiore assorbimento di potenza a causa della maggiore superficie del nastro e della maggiore sezione dei rulli.
Sistema ammortizzante
Questo è un aspetto che va attentamente considerato. Oggi quasi tutte le pedane prevedono dispositivi ammortizzanti (solo le più scadenti ne sono prive), ma il livello di assorbimento dell’impatto può essere molto diverso. I benefici sono essenzialmente da porre in relazione alla salute di articolazioni e tendini. Specialmente per soggetti in sovrappeso, e soggetti che amano correre, specie se con sedute di media lunga durata, la catena cinetica che va dal piede all’anca sottopone l’organismo ad un forte stress articolare, con riverberi fastidiosi come tendiniti, infiammazioni e dolenze di varia natura. Le soluzioni più a buon mercato utilizzano 4-6 tamponi in materiale gommoso, interposti tra pedana di camminamento e telaio. Va da sè che l’effetto ammortizzante è poco avvertibile e il cedimento lungo la superficie è poco omogeneo. Soluzioni più efficaci fanno impiego di celle ad aria combinate agli elastomeri a cedimento differenziato, ed in taluni casi è anche possibile intervenire sulla regolazione, per ottenere minore o maggiore rigidità.
Pedana
Anche questa assume importanza decisiva nella fruizione del tapis roulant, per ciò che riguarda comfort e sicurezza. Le migliori pedane sono realizzate con fogli di fibra legnosa sovrapposti, adatti ad ottenere diversi gradi di cedimento, con un effetto sinergico al sistema ammortizzante. La pedana quindi partecipa attivamente all’assorbimento dell’impatto, distribuendo su una superficie più ampia possibile la pressione del piede. Le pedane di bassa gamma sono invece realizzate con composti truciolari privi di omogeneità e scarsamente propense ad assorbire e redistribuire l’impatto. Altra caratteristica importante è la qualità del rivestimento di superficie, la parte cioè che viene direttamente a contatto con il nastro. Questa deve essere di materiale resistente all’usura, scorrevolissimo, e privo di rugosità. I piani migliori sono pretrattati con lubrificanti ad elevato fattore di scivolamento, e prevedono che la tavola sia trattata su entrambe i lati (esaurito uno dei due lati sarà quindi possibile rinnovare il piano di scorrimento semplicemente capovolgendolo).
Rulli di trascinamento
Sulle macchine di maggior pregio sono normalmente sovradimensionati, ma anche quelli con sezione standard non creano in genere problemi particolari, la maggior misura può dare qualche garanzia in più sotto il profilo della silenziosità di rotazione.
Inclinazione elettrica. Camminare o correre sul piano inclinato, relativamente al numero di gradi di inclinazione, porta una sollecitazione sempre più evidente, man mano che l’inclinazione aumenta, dei gruppi muscolari facenti capo ai glutei e alla sezione femorale degli arti inferiori (il posteriore della coscia). Oltre naturalmente ad un maggiore affaticamento aerobico. Su talune macchine di prezzo più contenuto è possibile intervenire sulla inclinazione manualmente, stabilendo il grado di pendenza prima di salire sul nastro. Tuttavia si rivela una soluzione poco praticabile poichè: 1) è necessario comunque effettuare un primo periodo di alcuni minuti sul piano orizzontale prima di incrementare l’inclinazione, e risulta alquanto scomodo dovere scendere dalla pedana in pieno riscaldamento per intervenire sulla regolazione; 2) la possibilità di intervenire sulla inclinazione durante la seduta è un fattore motivazionale di non poco conto, che può spingere a lavorare con maggiore efficacia e soddisfazione, specie se previsto dai programmi automatici di esecuzione; 3) rende praticamente impossibile realizzare sedute di condizionamento aerobico che prevedano l’alternarsi di piano orizzontale ed inclinato in successione rapida.
Consolle elettronica
C’è un fiorire continuo di gadget e finestre lcd che offrono la lettura dei più svariati parametri, ma i valori realmente di interesse per l’utente sono pochi: velocità in km/h, tempo, calorie consumate mediamente, distanza percorsa in km, pulsazioni cardiache. Quest’ultimo dato va certamente sottolineato. Per provvedere alla sua lettura vengono utilizzati quattro sistemi: clip da agganciare al lobo dell’orecchio (poco puntuale ed utilizzabile solo da fermo), sensori palmari (discreti come efficacia di lettura, ma scomodi per la posizione che obbligano a tenere sui corrimano), sensori digitali (in questo caso è sufficiente appoggiare il pollice su un apposito sensore) e lettori con fascia telemetrica da indossare sul torace (la più efficace e veritiera lettura del pulse).
Struttura
Il tapis roulant è un attrezzo che può avere dimensioni e peso importanti. Prima di comprarne uno è importante considerare dove sarà posizionato, in modo da fare una scelta adeguata a quello che sono le proprie necessità.
Da questo punto di vista, è importante ricordare che oggi sul mercato si trovano anche tapis roulant pieghevoli come questi, che permettono di essere richiusi dopo l’utilizzo, in modo da risparmiare spazio.
Portata massima
Risulta essere questo un aspetto da non sottovalutare. Se l’utente che decide di acquistare un tapis roulant ha un peso corporeo di 80kg, e la portata max della macchina scelta è pari a 100kg, si può certamente ritenere che il limite massimo è ampiamente rispettato. Tuttavia una macchina con capacità massima più alta ha tolleranze strutturali più ampie. Il che significa ad esempio che sarà meno sensibile ad un uso più intenso, la migliore distribuzione delle forze darà maggiori garanzie di stabilità nel tempo, al riparo da rumorini di varia natura e disuniformità di funzionamento. Non potranno esserci fenomeni di usura precoce, cedimenti prematuri negli avvolgimenti del motore e deformazioni del nastro.
Manutenzione del Tapis Roulant
Il tapis roulant è una macchina nella quale la corretta interazione delle diverse componenti è fondamentale per buon funzionamento, la durata nel tempo e la sicurezza di impiego. Si comprende quindi come sia necessario osservare una scrupolosa manutenzione ordinaria a cadenza periodica. Nell’ipotesi di una utenza di singolo individuo, con impiego settimanale di circa 3-4 ore, e regolare lubrificazione del piano di scorrimento (vedi info dettagliate a riguardo) alla quale abbia provveduto l’utente stesso, tale manutenzione ordinaria va effettuata almeno una volta l’anno. In cosa consiste. Nonostante la carteratura integrale di protezione che molti modelli montano sulla parte sottostante del telaio, il vano inferiore tende a raccogliere molta sporcizia di varia natura. Con il motore in rotazione si crea infatti un potente effetto aspirante che tende a convogliare nel vano inferiore residui di ogni genere, capelli, fili di tessuto, polvere, sedimenti cartacei, sedimenti lanosi generati dal fregamento del nastro sulla pedana e molto altro. Non solo, tali particelle si infiltrano anche tra le feritoie del motore, impedendone di fatto una efficace dissipazione del calore e riducendone la resa dinamica. L’opera di manutenzione prevede quindi:
– smontaggio dei carter inferiori e superiori per procedere ad aspirazione e successiva soffiatura di
schede elettroniche, vano motore, piano di scorrimento;
– pulizia a mano con panno siliconato del piano di scorrimento;
– smontaggio e pulizia delle spazzole motore;
– umidificazione con spry oleoso di connettori e interruttori elettrici;
– serraggio della bulloneria su tutto il telaio;
– pulizia e rimozione di sedimenti dalla superificie dei rulli e dei relativi cuscinetti;
– allineamento rulli di trascinamento;
– registrazione tensione e verifica percorso cinghia di trascinamento;
– centratura e ripristino del corretto tensionamento del nastro di camminamento;
– lubrificazione piano di scorrimento;
– verifica parametri precedenti a velocità determinate di 3-6-9 km/h e prova.
Nastro di ricambio
Per rintracciare un nastro di camminamento compatibile con la macchina che si ha è necessario conoscere larghezza e soprattutto sviluppo complessivo in lunghezza del nastro. Si può ottenere quest’ultima misura in due modi. Il primo prevede l’uso di un filo, es. spago, di sufficiente lunghezza, senza necessità di smontare la macchina. Si fissa un capo del filo alla superficie superiore del nastro di camminamento, con l’aiuto di un pò di nastro adesivo, poi si fa camminare il nastro spingendolo a mano, fino ad ottenerne uno srotolamento completo. Al termine, misurando il filo impiegato per compiere un giro completo, si potrà conoscere la lunghezza esatta del nastro. Il secondo modo richiede l’uso di un pennarello e di un metro flessibile. Con il pennarello si traccia una linea di partenza da cui iniziare la misurazione. Si procede a settori, facendo muovere il nastro sotto le mani, e tracciando ogni volta nuove linee con il pennarello. Si sommano le distanze tra le linee tracciate e si ottiene in ultimo la misura definitiva di sviluppo del nastro.
Rumorosità
Esiste un tipo di rumorosità per così dire connaturato al tapis roulant e che deriva dallo scorrimento del nastro sui rulli e sopra la pedana. In particolare è rilevabile nel momento in cui transita la giuntura termosaldata del nastro. Tale fenomeno è decisamente più avvertibile sulle macchine nuove, ed è comunque destinato ad attenuarsi notevolmente con l’uso, pur senza scomparire completamente. Le macchine nuove possono inoltre presentare un arricciamento dei bordi del nastro, dovuto al periodo di fermo presso i depositi, prima della vendita. Ciò genera a sua volta del rumore, destinato comunque a sparire con l’impiego del tapis roulant, quando anche l’arricciamento tenderà ad appiattirsi. Altra fonte di rumore, spesso sottovalutata, è il non perfetto livellamento della macchina. E’ assai utile ottimizzarne l’assetto con l’aiuto di una livella per edilizia, poichè un appoggio ottimale al suolo preserva la macchina anche da usura precoce dei componenti, ed evita la formazione di rumore aggiuntivo. Inoltre è auspicabile inserire un buon tappeto ammortizzante sotto il tapis roulant. Questo risolve molteplici problemi.
Prezzi dei Tapis Roulant
Di seguito è possibile trovare il prezzo dei tapis roulant più venduti.