Mark Twain – o forse era Steve Miller? – una volta ha detto che il tempo sa continuamente scivolare nel futuro nella maniera più sconcertante. Ci alziamo, prepariamo da mangiare, andiamo a lavoro, facciamo un salto in palestra e in men che non si dica stiamo di nuovo trascinando i nostri stanchi quadricipiti in camera da letto, destinati come Bill Murray in “Ricomincio da capo” ad alzarci il giorno dopo e ripetere tutto da capo. Tuttavia, se è vero che tutti quanti dobbiamo affrontare le stesse fatiche quotidiane, com’è che qualcuno diventa campione olimpionico o si distingue in una particolare professione, mentre altri sembrano sempre fermi allo stesso punto? Nessuno ha detto che la vita sia giusta, ma se c’è una cosa uguale per tutti, è il numero di minuti in ogni ora e il numero di ore in ogni giorno. Che il vostro obiettivo siano enormi bicipiti, una mente eccelsa o un portafogli stracolmo (o una combinazione di tutte e tre le cose), è probabile che il successo dipenda da come sapete gestire il vostro preziosissimo tempo.
Priorità alle cose più importanti
Come vi vedete tra dieci anni? Vi vedete su un palco a ricevere il premio Sandow? O a capo di un consiglio di amministrazione? Sarete in viaggio per il mondo? O risparmierete per pagare l’università ai vostri figli? “Quasi tutti vogliono ottenere delle cose nella vita, ma molti non hanno ben chiaro quali siano queste cose”, spiega David Allen, autore del libro sull’ottimizzazione del tempo Getting things done (Viking Press, 2001) e presidente di una società di consulenza sulla produttività.
In un’epoca in cui il mondo si muove a un ritmo incredibilmente accelerato, è fondamentale sapere quali sono i propri obiettivi. Allen suggerisce di interrogarvi con sincerità, di scegliere con consapevolezza le cose a cui desiderate dare priorità e le cose che potete sacrificare per raggiungere quegli obiettivi. “Le cose non succedono per fortuna o per caso. Il successo si misura sulla base dell’impegno personale. È essenziale avere un progetto”, concorda il professionista IFBB Shawn Ray.
rganizzazione
Fatevi dire da un poliziotto, un pompiere o un soldato che cos’è la disciplina. Il Mr. O in carica nonché ex poliziotto Ronnie Coleman continua a seguire un programma di allenamento rigido come quello di una qualsiasi accademia di polizia. “Non abbandono mai la mia routine”, rivela senza un minimo accenno di sorriso. La concorrente IFBB di fitness nonché pompiere Allison Bookless si alza tutte le mattine alle 4 e prima di andare a lavoro prepara da mangiare e va in palestra. “Mi assicuro di aver preparato tutto e per il resto della giornata posso stare tranquilla”.
“ Un giorno è come un recipiente che può contenere solo un determinato numero di cose”, sottolinea Julie Morgenstern, amministratore delegato di TaskMasters e autrice del libro Time Management form the Inside Out (Henry Holt, 2000). Morgenstern ritiene che la cosa più importante sia sviluppare una visione tangibile del tempo e organizzare ogni giornata in modo routinario e coerente. In questo modo riuscirete sempre a raggiungere gli obiettivi fondamentali che vi siete posti, avanzando così verso le vostre mete finali.
Scrivetelo nero su bianco
La mente umana è uno dei migliori computer della terra, ma al di là di quanto dichiara Apple, nessun computer è assolutamente a prova di crash. Sovraccaricando la corteccia cerebrale con una lista infinita di minuzie quotidiane, è inevitabile che prima o poi qualcosa di importante venga tralasciato. “Se cerco di tenere a mente qualcosa, va già bene se me lo ricordo l’anno dopo!”, scherza la professionista IFBB DJ Wallis, che è riuscita a portare avanti un dottorato in neurobiologia e la carriera sportiva.
Per tenere tutto sotto controllo, scrivete i vostri obiettivi e definite nei particolari i passi necessari a raggiungerli. Allen sostiene che un individuo medio ha 30-100 diversi progetti da concludere in una giornata qualunque. Metterli per iscritto è un modo di rappresentare le proprie responsabilità
e di organizzarle in un sistema di gestione compatto: “Un vecchio detto americano dice: puoi sentirti a posto rispetto a quanto non stai facendo quando sai esattamente che cosa non stai facendo”.
Opportunità “multitasking”
Per molti, camminare e masticare una gomma potrebbe essere il massimo del “multitasking” termine preso dalla terminologia dei computer per indicare l’esecuzione di più compiti allo stesso tempo. Per chi è avvezzo a gestire il proprio tempo in maniera efficace, fare due o tre cose contemporaneamente è un modo importante per gestire la giornata. Non stiamo parlando di ingegneria spaziale: come dice Bookless, “spesso basta pianificare le cose che si devono fare, e passare in centro una sola volta!”.
Il multitasking può sembrare una cosa banale, ma in quelle giornate in cui il tempo libero si misura in minuti e non in ore, approfittare di queste opportunità può fare davvero una grossa differenza. Per la dottoressa Shorna Broussard, concorrente NPC di fitness, quella dedicata al cardio è la sua ora di verità, in cui equilibra l’allenamento e gli impegni di docente universitaria. “Ho sempre dovuto studiare così tanto che riuscire ad andare in palestra è stato per me un buon modo di tener fede agli allenamenti pur portando avanti la ricerca”.
Evitate distrazioni innecessarie
È molto facile ritrovarsi a casa ed essere circondati da vere “sanguisughe del tempo”: TV, computer, telefono, stereo e lettore DVD possono distrarvi dai vostri obiettivi più importanti. Sono vampiri implacabili, che succhiano le preziose ore della vostra giornata. Significa dunque che il successo deve basarsi su uno stile di vita solitario e spartano, scevro dei piaceri della vita? Certo che no.
L’importante è evitare le distrazioni finché non avete portato a termine le priorità della giornata. “Non ho mai avuto tempo per nient’altro oltre a quello che ho pianificato. Non penso agli amici o alla TV finché non ho finito quello che devo fare. Sta lì il segreto”, spiega Coleman.
Volete cavarvela sempre da soli?
I cowboy affascinano tutti, ma anche un ranger solitario avrebbe difficoltà a cavarsela da solo nel mondo d’oggi. E comunque aveva sempre un aiutante al suo fianco! “È importante imparare a delegare”, avverte Morgenstern. Il fascino del far le cose da soli può in realtà portarvi a essere meno produttivi.
Wallis l’ha imparato quando cercava di seguire sia gli allenamenti sia l’impegno di una nuova attività. “Arrivi a un punto in cui, se non coinvolgi altre persone, limiti veramente le tue possibilità”, rivela. Che sia un compagno d’allenamento o una persona che fa una commissione per voi, ricorrete ad amici e familiari quando siete troppo impegnati, e restituite il favore quando avete più tempo.
Qualcosa è sempre meglio di niente
Indipendentemente da quanto siete indaffarati, capitano sempre i momenti in cui le cose da sbrigare disintegrano anche il migliore dei piani. Che fare allora quando l’ora in palestra deve necessariamente ridursi a 30 minuti? “La cosa più difficile per me è stata superare quell’atteggiamento ‘o tutto o niente’. Adesso so che 30 minuti in palestra è sempre meglio di niente”, ammette Broussard. Ray la pensa diversamente: “Non voglio fare nulla al 50%, compresa la palestra. Se non posso dare il 100% in palestra, trovo un’altra cosa importante da fare, dedicandole il 100% che merita”.
Insomma, palestra o no, entrambi sono concordi nel riconoscere che portare a termine almeno una priorità è meglio di niente. Continueremmo volentieri, ma il tempo è finito.